Un secondo principio o regola della felicità riguarda il nostro corpo, cioè prestare attenzione al nostro corpo!
L’attività fisica
1) Un primo aspetto riguarda l’attività fisica: non è necessaria solo per la salute del corpo, ma anche per mantenere una buona salute mentale ed emotiva! Per essere felici!! Il movimento influenza le emozioni! Quando muoviamo il nostro corpo, modifichiamo i nostri stati emotivi! Si è riscontrato che l’attività fisica praticata con regolarità, incide in modo significativo sullo stato di salute e di benessere delle persone. Lo sport non solo permette di aggiungere anni alla vita, ma aumenta la qualità della vita nel corso degli anni.
I benefici personali derivanti dal praticare attività fisica sono stati individuati tra gli altri in:
- Un aumento della fiducia e della consapevolezza
- Un miglioramento del tono dell’umore con riduzione della depressione e dell’ansia
- Un cambiamento positivo nella percezione di Sé
- Un aumento dell’energia e dell’abilità nel far fronte alle attività quotidiane
- Un incremento del piacere per l’esercizio fisico e per i contatti sociali un maggior stato di prontezza e di chiarezza mentale. In particolare come ha sottolineato l’ISSP (International Society of Sport Psychology) l’attività fisica ha un effetto positivo sull’autostima che può riverberarsi sull’ipertensione, l’osteoporosi, il diabete con esordio da adulti e su alcuni disturbi dell’umore.
L’esercizio fisico spinge il cervello a rilasciare alcune sostanze chimiche come ad esempio le endorfine che possono migliorare il nostro umore. Soprattutto l’attività aerobica, cioè movimenti ed attività costanti e prolungate di almeno una ventina di minuti, che ci permettono di respirare ed ossigenarci. Attività come ad esempio correre un po’, andare in bicicletta o semplicemente passeggiare di buon passo per mezz’oretta tutti i giorni. Sono sufficienti 30 minuti di attività aerobica possibilmente tutti i giorni per avere benefici e migliorare la saluta fisica ed emotiva.
La postura
2) Un altro aspetto relativo al nostro corpo che influenza il nostro umore è la postura! Il modo in cui stiamo in piedi o seduti può influenzare il nostro umore! Pensa ad una persona triste e depressa, che postura del corpo ha? Le spalle come sono, dritte o curve? Lo sguardo dove è rivolto, al pavimento o dritto verso di sé? E le labbra? Sorridenti o verso il basso? Certo mi dirai tu, se una persona è triste o depressa è normale che sia a spalle curve, con lo sguardo abbassato e non sorridente….verissimo, ma le ricerche scientifiche hanno dimostrato che la strada è a doppio senso!! Cioè le nostre emozioni influenzano la nostra postura, ma la nostra postura influenza le nostre emozioni!!! Studi effettuati hanno provato che mantenere una postura corretta può incidere sulle emozioni che proviamo e quindi aiutare a farci sentire più felici e di buon umore! Quindi è importante essere consapevoli della nostra postura e quindi quando siamo seduti appoggiamoci bene allo schienale della sedia e teniamo la schiena diritta e quando siamo in piedi cerchiamo di mantenere la schiena dritta e rilassata e lo sguardo dritto, guardando negli occhi le persone! Questo atteggiamento del corpo influisce davvero sulle emozioni e può aiutarci a mantenere un umore felice!
La luce solare
3) Un terzo elemento da considerare per mantenere il benessere emotivo è la luce solare! Molti di noi lavorano in ufficio, nelle fabbriche o in ambienti dove c’è la luce artificiale come quella che sto usando io. Anche qui le ricerche scientifiche ci aiutano e ci dicono che la luce solare è molto importante per il buon umore. Dalle ricerche effettuate è emerso come i livelli di serotonina e di noradrenalina, il neurotrasmettitore che eccita i neuroni serotoninergici, aumentino all’aumentare della luce solare. Quindi il consiglio è di uscire nelle pause di lavoro e nei weekend ed approfittare delle belle giornate per godere della luce del sole. Se fosse possibile l’ideale sarebbe un’oretta tutti i giorni.
Guarda il prossimo video nell’articolo: “L’attimo, il qui ed ora“.
Il video precedente di questa serie di articoli lo trovi qui: “L’atteggiamento”: